Affrontare il problema dell’auto-invio di messaggi nel 2017

Il Dottor Richard Graham, consulente e psichiatra specializzato in bambini ed adolescenti della Tavistock Clinic di Londra, sta collaborando con ASKfm per aiutare gli adolescenti che a volte utilizzano l’anonimato online per auto-inviarsi messaggi. Questi messaggi possono essere poco gentili, offensivi, tal volta di odio o di bullismo. Sono stati coniati diversi termini, come “auto-danno digitale” e “auto-bullismo “, per descrivere questo fenomeno online. Tuttavia, poiché ancora non sono stati clinicamente diagnosticati, è meglio utilizzare una definizione neutrale, come “auto-invio di messaggi”. Ciò nonostante, possiamo anche vedere esempi positivi di persone che si auto-inviano messaggi su ASKfm, quando ad esempio risolvono i problemi con i loro amici. Quando i giovani trovano qualcosa di nuovo, cercano di utilizzarlo per primi.

Come parte di questo lavoro, è stato pubblicato un nuovo articolo del Dottor Graham nel Centro di Sicurezza ASKfm. È stato specificamente scritto per gli adolescenti e spiega che “l’auto-invio di messaggi” non è un fenomeno così nuovo. Basti considerare tutte le volte che “parliamo con noi stessi” o che sviluppiamo delle conversazioni interne quando ci troviamo ad affrontare sfide o difficoltà. Il Dottor Graham sottolinea: “Quando tutto nella nostra vita sembra fuori controllo, potremmo addirittura fare qualcosa che sappiamo peggiorerà ulteriormente le cose. Tutta la frustrazione che proviamo ha bisogno di una valvola di sfogo, e quando non troviamo nessuna via di uscita, iniziamo a prendercela con noi stessi, finendo addirittura per odiarci”.

Per supportare gli adolescenti, ASKfm rimuoverà i messaggi di odio che gli utenti si auto-inviano e segnaleranno a tali utenti delle risorse di supporto pertinenti. Questo articolo è utile non solo per gli adolescenti che attraversano un momento difficile, ma anche per i genitori, gli amici e gli insegnanti che stanno cercando di aiutare questi ragazzi. Puoi trovare l’articolo qui.

Puoi seguire il Dottor Graham su @rgraham120